21 marzo 2015 dalle 15.30 alle 17.30
presso il Centro Foscolo, via Foscolo 3d- Corsico
seconda parte del Laboratorio di discussione
"Che genere di lavoro?”
Si discuterà di donne e lavoro a partire da conciliazione e condivisione, alla ricerca di possibili percorsi da attivare.
Atti del primo laboratorio - giugno 2014
Breve relazione con alcune riflessioni sulla giornata
"Donne tra occupazione, disoccupazione e mala occupazione"
presso il Centro Foscolo, via Foscolo 3d- Corsico
seconda parte del Laboratorio di discussione
"Che genere di lavoro?”
Si discuterà di donne e lavoro a partire da conciliazione e condivisione, alla ricerca di possibili percorsi da attivare.
Atti del primo laboratorio - giugno 2014
Breve relazione con alcune riflessioni sulla giornata
"Donne tra occupazione, disoccupazione e mala occupazione"
LABORATORIO DI DISCUSSIONE
Il Lavoro nel
ventunesimo secolo
L'associazione
“ventunesimodonna” di Corsico, con la partecipazione del Circolo “Sibilla
Aleramo” di Cesano Boscone ed il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di
Corsico, ha organizzato nell'ambito della “Notte Rosa” corsichese un laboratorio di discussione per consentire
alle donne di esprimere il loro pensiero sul lavoro.
Il laboratorio assume particolare importanza perchè si
inserisce nel dibattito politico e culturale che si sta sviluppando attorno al
lavoro.
Il titolo “Che genere di lavoro?” ed il sottotitolo “ Donne fra occupazione,
disoccupazione e mala occupazione”
presentano il progetto.
Il titolo giocando sul doppio significato della parola
genere ( intendendo genere come femminile e come tipo) unisce la deriva che il
lavoro sta avendo, per le donne ed anche per gli uomini.
Il sottotitolo “Donne fra occupazione, disoccupazione e mala
occupazione” entra nel merito e parla chiaro. Al momento attuale ci sono donne
e uomini che lavorano con regole di serenità, economica e personale, ci sono
uomini e molte donne che non trovano lavoro e formano una nuova classe di
povertà, ci sono uomini e donne che lavorano troppo, spesso per obbligo non per
scelta, e non sempre con remunerazioni di civiltà. Mentre il lavoro continua a
diminuire...
Le donne dell'associazione si chiedono come sia stato
possibile che il lavoro da diritto e dovere, da strumento di emancipazione,
indipendenza, autonomia, libertà sia ridiventato un problema, una nuova
“questione sociale” di ottocentesca memoria.
Lo stimolo che ha fatto nascere l'idea di un laboratorio è
avere, a partire dai vissuti individuali, un quadro ragionato a più voci di
donne e uomini, invitati al confronto perchè l'associazione nel suo statuto fa
dell'apertura al dialogo con gli uomini un valore.
E' questo il punto della loro elaborazione di gruppo che
vogliono condividere.
Viene considerato
lavoro qualsiasi attività
retribuita.
Il lavoro è stato costruito dagli uomini per gli uomini
giovani, bianchi, in salute, indipendenti, ha regole maschili, come peraltro
la politica.
Il lavoro di cura che le donne svolgono da sempre
all'interno delle mura domestiche non è considerato lavoro, non produce
reddito (famigliare e nazionale) e non ha riconoscimento di valore sociale.
Le donne sono entrate nel mondo del lavoro, accettando
le regole esistenti come le uniche possibili.
Hanno inizialmente svolto i lavori “di cura” e sono
state escluse dai lavori “per uomini” a cui sono arrivate successivamente...
Non hanno fatto richieste di cambiamenti radicali, se
non degli “aggiustamenti” sulla maternità, considerata, comunque ancora oggi
un deterrente all'assunzione... zavorra, peso economico insostenibile non
valore sociale.
Queste regole a cui le donne si sono adattate le hanno
per lungo tempo tenute lontano dai luoghi delle decisioni... ma sono riuscite
a rompere il “soffitto di cristallo” occupando posti nei quali si decide.
Ma... solo alcune, oltre ad occupare il posto in cima,
hanno messo in discussione i modelli maschili di organizzazione del lavoro,
hanno avanzato proposte ed ottenuto qualche cambiamento delle regole molte
delle quali non vanno bene per le donne, ma neanche per gli uomini.
E' necessario modificare le regole che normano il
lavoro e le donne vogliono e devono essere protagoniste di questa
riscrittura, a partire dalla conciliazione e dalla condivisione per
entrare nello specifico di genere.
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In questo scenario inquietante è difficile dare soluzioni,
ma è importante prendere coscienza, avere un quadro di riferimento, prendere
parola pubblica come donne e contribuire alla ricerca di soluzioni nella sfera
personale e sociale-istituzionale.
Dopo l'introduzione e la visione di un interessante filmato
prodotto da “ventunesimodonna”, due gruppi hanno approfondito i temi della conciliazione
e della condivisione attorno a cui è avviato da anni un dibattito
nel mondo delle donne.
Come è possibile conciliare i tempi del lavoro con i
tempi della cura? Lavoro e famiglia devono necessariamente confliggere? Non è
possibile tenere insieme le due sfere? E
la questione non riguarda solo le donne, anche gli uomini fanno fatica a
conciliare lavoro e vita.....
Importante anche l'aspetto della condivisione che
investe la sfera della famiglia, la coppia. Alla ricerca di un nuovo equilibrio
nella gestione della sfera domestica, al superamento degli stereotipi ed alla
intercambiabilità dei ruoli.
Interessanti le riflessioni personali e le proposte emerse
dai due gruppi che le donne dell'associazione intendono elaborare e restituire
per ulteriori approfondimenti che verranno organizzati dopo le vacanze estive.
MATERIALI PER LA DISCUSSIONE
per leggere e scaricare i files clicca qui
Atti del primo laboratorio - giugno 2014
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